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Coibentazione del tetto: come isolare il tetto

dettaglio

Apriamo l’argomento chiarendo cosa significa coibentazione: tecnica di applicazione di un isolante, nel nostro caso a un ambiente, in modo da ostacolare la trasmissione di energia sonora, elettrica o termica. Coibentare è quindi sinonimo di isolare, e per i tetti vale la coibentazione termica.

Anche l’isolamento del tetto concorre nel garantire agli ambienti interni della casa condizioni climatiche ideali, evitando surriscaldamenti in estate e dispersioni di calore in inverno.

L’isolamento del tetto: le soluzioni

Il tetto, al pari delle pareti esterne della casa, va isolato per garantire il mantenimento di temperature interne idonee sia in estate che in inverno, e le modalità non sono molto differenti.

In situazioni di tetti piani, lo strato isolante viene inserito al di sotto dello strato impermeabilizzante, per una maggior protezione dello stesso. Anche nei tetti a falde, generalmente, l’isolante si trova posizionato al di sotto di barriere al vapore e strati impermeabili.

Vediamo quali sono i principali sistemi di isolamento per tetti:

pannelli isolanti di diversi materiali (lana di vetro, sughero, fibra di legno, polistirolo o polistirene)

schiume isolanti

Per entrambe le soluzioni è comunque importante che ci sia sul tetto una buona ventilazione. La ventilazione della copertura si inserisce nel pacchetto tecnologico tra lo strato isolante con la guaina ed il manto di copertura. L’intercapedine d’aria tra pacchetto isolante e manto di copertura evita fenomeni di condensa mantenendo asciutto il tetto.

La scelta di un sistema isolante piuttosto che un altro dipende da diversi fattori: forma del tetto, collocazione geografica, clima, uso dell’edificio. Non si può affermare a priori quale tecnica sia meglio senza aver prima preso in considerazione le caratteristiche dell’edificio. Va ricordato inoltre che sebbene l’isolante giochi un ruolo fondamentale nella coibentazione, questo garantirà al meglio la sua funzionalità se l’intero pacchetto del tetto è ben realizzato, quindi anche struttura portante e copertura esterna hanno un ruolo fondamentale nel ridurre le dispersioni di calore. Nella fase di realizzazione una volta posato lo strato isolante, e coperto all’occorrenza da una guaina, si può procedere alla posa di coppi o tegole. Come? Rispettando la Norma UNI 9460:2008 e senza intaccare gli strati isolanti. Evitare quindi sistemi difformi alla norma, con l’utilizzo di fissanti invasivi che possono causare la rottura dell’isolante e creare spazio a infiltrazioni, nonché non far più valere la garanzia sul prodotto.

In caso di edifici già esistenti dove si rende necessario intervenire sulla coibentazione si può procedere in due maniere: isolamento dall’interno (più economico ma meno efficace) o isolamento dall’esterno (intervento più caro ma anche più efficace).

Un tetto ben realizzato, in fatto di sezione tecnologica (struttura e materiali), sarà sicuramente più duraturo e garantirà maggiori vantaggi agli ambienti sottostanti. Il buon funzionamento però del pacchetto isolante dipende anche da un altro fattore: l’ultimo strato di finitura del tetto e il sistema di posa. La copertura infatti deve essere resistente, ventilata e non invasiva.

Con un buon isolamento termico otterrete un notevole risparmio energetico migliorando gli ambienti interni della casa. La coibentazione del tetto può essere gestita in molti modi e soprattutto a budget diversi, ricordiamo che in edilizia la spesa iniziale si risvolta in vantaggi duraturi nel tempo, evitando frequenti manutenzioni ed interventi invasivi.